Riassunti appunti ed Esame di stato

giovedì 22 dicembre 2011

Correndo con le forbici in mano


Pronto ad immergerti nel teatro dell'assurdo?Nella bizzarria? In quel reale dramma familiare così folle da  divertirti?

Siediti e spogliati da ogni logica, da ogni convenzione, perchè solo così potrai realmente cogliere quel  "carnevale" familiare messo in scena, con la sua inversione dei ruoli, la loro elusione, la loro negazione.
Perchè non in tutte le famiglie c'è una madre depressa, psicotica, narcisista che insegue il sogno di  diventare una scrittrice famosa e che, in quanto costipata artisticamente, si lascia consolare dal figlio di  soli 4 anni.
Non in tutte le famiglie c'è un padre assente, costantemente alcolizzato, che in una lite isterica con la moglie sfiora la morte.
Non in tutte le famiglie puoi toccare con i polpastrelli delle tue dita l'amore di quel figlio nei confronti  della madre, quella stima, quella venerazione, quell'ardente desiderio di diventare come lei, anche se  questo si concretizzasse, poi, con l'innamorarsi di un uomo più grande di lui, figlio adottivo dello psicoanalista della madre.
Sarà un tentativo inconscio di trovare un proprio equibrio, amando colui che colma il vuoto di un padre assente ? O, forse, sarà un altro vano tentativo di imitare la madre finendo anche lui con l'innamorarsi di un uomo? O, semplicemente, un dramma che si ripete, un'altra storia condita da pedofilia, omosessualità e psicosi.



Non sembra tanto illogica la decisione di rivolgersi ad uno psicoanalista.
Forse l'avresti fatto anche tu.
Magari non proprio da Finch, patriarca folle e forse un po' subdolo, che riceve i propri clienti in una stanza di casa propria, adiacente al suo "masturbatorium" e che consiglia al figlio della cliente di suicidarsi come unico modo per giustificare le assenze a scuola.
Forse non ti saresti rivolto a lui se solo avessi immaginato di essere abbandonato dalla tua amata madre in quella "casa", più simile ad una cooperativa per persone che hanno problemi di salute mentale.
Quella casa in cui l'albero di Natale non è stato fatto troppo presto, piuttosto è troppo tardi per decidere di gettarlo via (dato che è li da solo due anni).
Così conosci una figlia adottiva che ti vuole far provare per gioco l'elettroshock del padre, abbandonata dall'uomo amato più grande di lei di 30 anni.
E trovi quell'altra figlia, incastrata nel complesso di edipo, che rinchiude il gatto Freud all'interno di una gabbia non facendolo mangiare né bere per 4 giorni perchè sostiene sia stato lui stesso a chiederglielo ( ovviamente poi si assisterà al suo funerale...).
E ti ritroverai a guardare film horror in televisione con la loro "madre" che mangia biscotti per cani e che ti critica perchè tu non sei propenso a sperimentare cose nuove.

Un elogio alla follia in cui i calmanti e i nuovi medicinali vengono fatti assaporare come fossero caramelle, in cui non soprende sorprendere la propria madre con un'altra donna, nè ascoltare tutti i suoi discorsi che di materno hanno ben poco.

Così, forse, anche tu ti abbandonerai al sogno. Perchè l'unico modo per sfuggire la realtà, l'unico modo per 
superare i momenti difficili.

Un film, teatro di sogni disillusi e disattesi, ma anche di sogni in cui credere ancora, sogni in cui sperare.
E, forse anche tu, penserai che il sogno di avere una famiglia sia un bel sogno.
I sogni come cornici cui aggrapparsi per sfuggire il dolore di una vita satura di abbandoni, indifferenza, angoscia, rabbia.
Quella rabbia che deve essere sfogata magari urlando, magari abbattendo il soffitto troppo basso di una cucina perchè ti senti schiacciare. Ma anche questo urlo di disperazione, più reale che metaforico, viene vissuto normalmente, addirittura dona il necessario humor alla cucina.

E se tutta questa bizzarria si prefigura ancora come normale per te...
...non mancherà ad arrivare un segnale positivo divino che si materializza nello stronzo che galleggia nel  water di casa Finch.
In un mondo folle come questo, nel quale assisterai durante il giorno del compleanno del figlio alla madre depressa che mangia con gusto le candele piuttosto che la torta, finirai anche tu con il desiderare ardentemente quei limiti e quelle regole che impreziosiscono la noiosa prevedibilità della vita.

Perchè sei stanco del sintomo, logorato dall'episodio psicotico, che deride tua madre mentre danza sotto una neve che non esiste, sebbene possa simboleggiare quel tentativo di fugare l'idea del necessario ricovero in un istituto psichiatrico.

E poi in un bar qualunque scorgi tua madre incontrare tuo padre con la sua meravigliosa fidanzata accanto, fino a quando non scopri che i soldi del tuo mantenimento vengono mandati mensilmente al "vostro" santone psicoanalista dopo la procura legale dei vostri beni firmata da lei stessa.

L'elogio all'assurdità della normalità...perchè in fondo non stupisce più il bagno di luna che la madre fa a tutti i suppellettili della casa nel letto del proprio giardino.

Siediti e rifletti un momento.

Cosa avresti fatto?
Ti ritieni davvero solo capace di calmare gli psicotici?
Avresti corso anche tu con un paio di forbici tra le mani?
O avresti continuato a sognare a New York lontano da tutti/o ?

Ecco il link del film

Autrice: Francesca Roccuzzo


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